- Το παιχνίδι πυροδοτείτε
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Οργή και βιασύνη έχει
ο πόλεμος, αλλά μετά δεν είναι γρήγορος
Τέταρτα της ώρας έχει
αιώνια και μοιράζεται
Δόντια στα νύχια ενώ
πλοία σε κομβόι οργίζουν
Ορδές μίσους που
ενώνονται σε άοσμες νηστείες
Στρόβιλος ναι η ειρήνη
σε γεμάτα χέρια χαραμίζεται
Κατολισθήσεις
σκοτεινές μια σκόνη είναι έπος
Σκουριά συγκαλύπτει
τη μονοτονία
Όπου
κονσερβοκούτια σχίζουν τον τεράστιο
Λοιμό των χοίρων
- η ειρήνη αυτή απειλεί και ξεκινά
Νέοι θάνατοι αλλά
πόσο άλλοθι δημιουργεί.
Bunker δεν είναι
το καταφύγιο ή πανόραμα με προτομές
Μεταξύ ιππογύπων
- σε αστικές ομάδες αντίθετα συγκρούετε
Με ανθρώπους που
σκέφτονται να μετακινούν σκάνδαλα.
ξεσηκωμένοι από
τα φετίχ τους
Κλονισμένη είναι
η ώρα και οι δείκτες που την ορίζουν.
μετάφραση από τα
Ιταλικά: Κοκολογιάννης Κωνσταντίνος
Γεννήθηκε στο
Παλέρμο, από την πρώιμη παιδική ηλικία μετακόμισε στη Ρώμη, όπου έζησε μέχρι το
θάνατό του. Έζησε μια μοναχική αναζήτηση: ξεκίνησε τη λογοτεχνική σταδιοδρομία
του ως συγγραφέας, αλλά στη δεκαετία του '50 αναδείχτηκε ως ποιητής
δημοσιεύοντας τα πρώτα του ποιήματα (με τον τίτλο Graduali, στη συνέχεια συλλέγονται και δημοσιεύονται πάλι το 1986) στο περιοδικό
Botteghe Oscure που έκδιδε ο Giorgio Bassani.
Edoardo Cacciatore
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Nato a Palermo da
genitori agrigentini, sin dalla prima infanzia Cacciatore si trasferì a Roma
dove visse fino alla morte. Ha sempre condotto una ricerca solitaria:
cominciò la sua attività letteraria come saggista, ma negli anni ’50 si rivelò
come poeta pubblicando le sue prima poesie (dal titolo Graduali, poi
raccolte e nuovamente edite nel 1986) sulla rivista Botteghe Oscure diretta da Giorgio
Bassani e patrocinata da Marguerite Caetani.
Dichiarazione di
poetica
Note critiche
«[…] la caratura
della poesia di Cacciatore è altissima: basti considerare, rispetto al primo
punto [la messa in questione del lirismo quale unica e sola estrinsecazione del
dettato poetico], che la tendenza che gli è connaturata della poesia-pensiero
costituisce di per se stessa, di fatto, motivo di detonante polemica verso la
nostra tradizione, rimasta sempre più o meno sotterraneamente preda del
neoidealistico postulato della poesia intuitiva e sentimentale; che, sul
secondo punto [l’ampliamento del discorso critico a tutti gli ambiti e livelli
dell’elaborazione testuale], la eccezionale densità e ricchezza della poesia
cacciatoriana esorbita di gran lunga tutti gli standard e mette a mal partito
ogni parzialità metodologica; che, infine, a proposito del terzo punto
[l’articolazione dell’ipotesi di una letteratura attuale di opposizione e
conflitto], sarebbe piuttosto difficile configurare lo spettro e le
caratteristiche della sperimentazione attuale senza valutare a pieno l’apertura
di nuove prospettive contenuta nelle procedure dell’autore qui in esame. Ed
è da notare […] la sordità della critica italiana verso Cacciatore […]. Alle
inadempienze della critica ufficiale conviene ribattere evidenziando in tutta
la sua portata l’attualità della posizione di Cacciatore; la quale
principalmente risiede, a nostro avviso, nel non lasciasi catturare dalle due
sirene dell’ideologia contemporanea, il neotradizionalismo e il
postmodernismo.» «È raro imbattersi […] in un autore che, come Edoardo
Cacciatore, sia al tempo stesso coltivatissimo e crudele: crudele nel senso che
la sua intransigenza di pensiero-scrittura non arretra davanti a nessun
arrangement diplomatico, a nessuna mediazione da ciambellano, per esplicarsi
senza remore in tutta la sua ardua ricchezza. […] Cacciatore è convinto che la
poesia è ermeneutica della realtà.» «Tutti [i] tropi, procedimenti, modalità
strutturali […] dimostrano quanto lontana sia da ogni concezione paregorica, da
ogni tentazione evasiva, da ogni suggestione lirico-evocativa […] questa lucida
e palpitante scrittura del pensiero e delle
cose, sentita e praticata, invece […], come produzione intellettuale di
conoscenza e di interpretazione del reale
nella materialità del linguaggio e del suo movimento noetico.»
«Ecco allora che la poesia filosofica [di Cacciatore], a prima vista
attribuibile alla prospettiva di una ricerca del
senso della vita in generale, beatamente al di fuori o al di sopra delle
determinazioni contingenti, si apre a più precise e particolari istanze
politiche e civili, come ad esatti corrispettivi del proprio corso o processo. È al pensiero
in quanto pensiero dell’alterazione e in alterazione, che è connaturata
l’istanza politica e civile. […] poiché la dinamica dell’alterazione mette i
crisi tutti i modi di pensare statici (idee fisse, opinioni costituite, luoghi
comuni), la poesia che ne tiene conto avrà un risvolto critico sul piano
culturale; si apre il problema della critica dell’ideologia: e, per corollario,
si innesca una nitida attenzione per le trasformazioni dell’ideologia e,
quindi, dei mutamenti di fase cui è necessario rispondere; […] poiché
l’alterazione è il trionfo della molteplicità, non ci sarà soggetto umano che
nel rapporto intersoggettivo: la pienezza vitale non è concepibile che in
quanto adesione collettiva […].» (da 'Edoardo Cacciatore: la rivoluzione
poetica del Novecento, a cura di Quaderni di critica, Lithos, Roma, 1997)
«[Per la premessa materialistica della filosofia di
Cacciatore, ovvero per la negazione di qualsiasi entità spiritualistica o trascendente
e per l’affermazione del divenire e della caducità dei fenomeni,] la parola nel
trapasso dal piano della contiguità spazio-temporale a quello della similarità
e della discontinuità […] diviene il luogo in cui si rappresenta la mobilità
trasformativa dello stesso linguaggio del divenire istantaneo dell’esperienza e
del pensiero. Non solo i referenti chiamati in causa dal segno, ma il segno in
quanto tale, è concepito ed espresso nella transitorietà dei momenti in cui si
esplica e si riproduce il fenomeno globale dell’alterazione.»
(dall’introduzione di Filippo Bettini a Edoardo
Cacciatore, Graduali, Lecce ,
Manni, 1986)
Pubblicazioni
Raccolte di poesie
La restituzione (1955)
Lo specchio e la trottola (1960)
Tutti i poteri (cinque presentimenti) (1969)
Ma chi è qui il responsabile? (1974)
La puntura e l'assillo (1986)
Graduali (1986)
Il discorso a meraviglia (1996, postumo)
Tutte le poesie (2003, postumo)
Raccolte di saggi
L'identificazione
intera (1951)
Dal dire al fare: la lezione delle cose (1967)
Carichi pendenti (1989)
Itto itto (1994)
L'esse blesa (1997, postumo)
Nel 2003 Florinda Fusco ha curato l’edizione dell’opera
completa di Edoardo Cacciatore.
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